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Amore per la condivisione nei mercatini dell'usato
Mercoledì 02 Agosto 2017
Giulia Giarola

CondividereIl mondo dell'usato piace sempre di più: evoca i ricordi, lo scambio, il ritrovo e la condivisione.

La crisi economica negli ultimi anni è stata complice della crescita di questo mercato, insegnandoci che tutte le cose hanno un valore, anche quelle che non usiamo.

E così i mercatini dedicati al riuso hanno iniziato a prosperare innescando il meccanismo della sharing economy, esplosa grazie alle nuove tecnologie.

Alla ricerca dell'oggetto usato e prezioso

Se all'inizio la crisi ha contribuito alla diffusione dell'usato, oggi possiamo dire che questo settore gode di vita propria e, anzi, continua a riscuotere un grande successo. Nei mercatini dell'usato infatti la curiosità che si respira nell'aria porta molte persone a ritrovarsi per comprare, vendere o scambiarsi merce di ogni tipo: dagli accessori per la casa agli apparecchi elettronici, dai mobili agli strumenti musicali e così via.

Gli articoli vintage e le antichità sono ricercatissimi, un fenomeno che non risparmia nemmeno l'abbigliamento che di solito è il meno gettonato. Sono davvero numerose infatti le persone che si affidano all'usato per l'acquisto di vestiti anni '50, borsette e cappotti, soprattutto quando si tratta di scovare quel capo griffato nascosto in un mercatino e venduto alla metà del prezzo.

Passione per le cose, rispetto per l'ambiente

Questo successo della rivendita dell'usato si è trasformato nel giro di poco tempo dalla necessità di risparmiare alla passione nel condividere, e al piacere di vendere ciò che non serve più per riappropriarsi degli spazi vitali. I mercatini dell'usato sono diventati una meta imperdibile per i clienti a caccia dell'affare e per quelli che possono liberare la propria casa affidandosi ad un luogo fisico nel quale esporre la merce. Insomma, hanno provocato un certo interesse che non accenna ad affievolirsi ma al contrario aumenta con il desiderio di limitare gli sprechi ed abbassare l'inquinamento.

Qualche anno fa se avevamo qualcosa di inutile finiva nella spazzatura o in regalo a qualche parente. Oggi prima di gettare via un oggetto che potrebbe durare ancora a lungo ci pensiamo due volte, perché siamo più consapevoli che potrebbe esserci qualcuno interessato ad utilizzarlo e a dargli una nuova vita. Stimolando la condivisione ed il riuso, il mercato dell'usato ha dato una smossa alla pigrizia delle persone e le ha avvicinate ad una questione importante che ci tocca tutti da vicino: il rispetto per l'ambiente.

Il mondo dell'usato, quindi, ha fatto sentire la sua voce grazie alla capacità di rispondere alle esigenze delle persone in tempo di crisi, ed ora la sua crescita va avanti perché sta attirando l'attenzione anche di chi è attento a non danneggiare ulteriormente la natura.


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Ciò che fino a oggi ha limitato la vendita dell’usato è stato un problema di percezione.
Quando una persona va al ristorante non si pone la questione se il piatto in cui mangia sia stato utilizzato da qualcun altro.
Eppure se lo chiede quando acquista un abito o un mobile di seconda mano.
Ma è palpabile l’evoluzione verso questo nuovo stile di vita.
Alessandro Giuliani
su Il Salvagente


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