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Porta Portese: la culla dei mercatini dell’usato
Mercoledì 08 Agosto 2018
Giulia Giarola

porta_portesePorta Portese è la culla dei mercatini dell’usato in Italia. È il più grande mercato domenicale di Roma e ha un’estensione notevole: oltre alla piazza di Porta Portese, da cui trae il suo nome, si estende da via Portuense a via Ippolito Nievo, arrivando fino a viale Trastevere.

È un luogo affollato che riserva ai visitatori e ai turisti emozioni uniche, soprattutto a chi è interessato a cercare beni particolari, oggetti originali, chincaglierie o oggetti di antiquariato. Ma non si tratta solo di questo: grazie alla lunga tradizione, alla storia di Porta Portese o anche al passaparola continuo (incluso quello dei turisti) nel mercatino più famoso di Roma si trova di tutto.

Alla scoperta dell'usato di Porta Portese

Dalle 6 del mattino fino alle 14 circa di ogni domenica tra le bancarelle di Porta Portese i visitatori possono trovare vestiario e calzature (anche articoli nuovi) di tutti i generi e di tutte le marche (persino falsi) biciclette, borse e accessori vari, valigie, mobili usati e d’antiquariato, articoli in ferro battuto, oggetti di design originali e imitazioni perfette, dischi, cd e dvd, giochi di vario genere, cosmetici, ombrelli e molto altro. E non è tutto: ci si trova anche da mangiare, in particolare i classici panini con la salsiccia o dolci tipici.

portaportese

Non si pensi di trovare solo romani tra le bancarelle di Porta Portese, anche se la tipica caciara del luogo qui fa da padrone. Non c’è limite alla fantasia in questo mercato e si supera qualunque concetto di territorialità: i venditori provengono da qualsiasi angolo del pianeta. È facile incontrare nigeriani, russi, indiani e peruviani, turchi, polacchi, venditori che arrivano dal Bangladesh e ognuno vende oggetti tipici del proprio paese. 

Come una volta i mercanti viaggiavano alla ricerca di opportunità e occasioni, così oggi nei mercatini di questo tipo riviviamo lo spirito del commercio di un tempo, fatto di trattative, di diplomazia, battute e a volte anche di qualche sonora litigata tra venditore e acquirente.

Quando visitare questo famoso mercatino?

A Porta Portese conviene andare di mattina presto oppure in prossimità della chiusura, dopo le 13. Sono questi infatti i momenti migliori per fare buoni affari e sono anche gli orari meno affollati. Si rischia meno di ritrovarsi infilati tra la folla e diminuisce la possibilità di cadere vittima di borseggiatori o furfantelli, che non sono una peculiarità di Porta Portese bensì di tutti i luoghi ad alta affluenza di turisti e di persone che fanno acquisti.

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A Porta Portese c’è quindi di tutto, non solo in termini di oggetti in vendita. C’è l’anima della città di Roma in un connubio quasi perfetto con quella dei mercanti di tutto il mondo; si respira la vitalità di chi cerca occasioni (e di chi le propone) con lo spirito della trattativa e della ricerca della convenienza, che forse è innato nella natura umana.

Visitare Porta Portese è un modo per portare a casa oggetti – nuovi o usati – acquistati in un’occasione speciale e per l’intensità e l’energia che trasmettono la città e le persone che la rendono viva.


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Ciò che fino a oggi ha limitato la vendita dell’usato è stato un problema di percezione.
Quando una persona va al ristorante non si pone la questione se il piatto in cui mangia sia stato utilizzato da qualcun altro.
Eppure se lo chiede quando acquista un abito o un mobile di seconda mano.
Ma è palpabile l’evoluzione verso questo nuovo stile di vita.
Alessandro Giuliani
su Il Salvagente


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