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Fashion Month, il modello da non seguire
Giovedì 28 Settembre 2023
Eleonora Truzzi

fashion-monthLa Fashion Week è un evento di grande risonanza che si tiene in città come Parigi, Milano, New York e Londra, in cui i principali stilisti e marchi di moda presentano le loro nuove collezioni. 

Questi eventi attirano l'attenzione di media, acquirenti e influencer di tutto il mondo. In questo periodo dell’anno abbiamo assistito proprio alla Fashion Week di Milano.

L'interesse suscitato dalla Fashion Week è principalmente dovuto all'aspetto della novità e dell'innovazione. I grandi brand presentano le loro ultime creazioni, anticipando le tendenze future nella moda. Questi design innovativi e affascinanti catturano l'immaginazione delle persone e i consumatori cercano spesso di emulare questi look.

Il bisogno di novità
Come mai c’è sempre bisogno di qualcosa di nuovo? Perché il cervello umano è alla costante ricerca di input. Conosci la classica sensazione di euforia che segue l’acquisto di qualcosa di nuovo: è molto più di un fatto mentale, è una reazione chimica dell’organismo che produce una scarica di dopamina. Ecco dove entra in gioco la fast fashion.

Queste aziende producono rapidamente versioni economiche e accessibili dei capi di tendenza visti alle sfilate, consentendo ai consumatori di seguire le ultime mode a prezzi accessibili. Questo ciclo veloce di produzione e consumo è alimentato dalla ricerca di novità e dalla voglia di adottare uno stile di vita alla moda, senza dover spendere cifre esorbitanti.

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Il second hand come alternativa alla fast fashion
Tuttavia, la sovrapproduzione su larga scala a basso costo può portare a sprechi eccessivi, condizioni di lavoro precarie e impatti ambientali disastrosi. Pertanto, mentre la Fashion Week produce un’influenza negativa che sfocia nella moda accessibile, è fondamentale considerare anche l'etica e la sostenibilità nel mondo della moda.

Soprattutto sapendo che esiste un’alternativa a basso impatto ecologico che permette di ottenere capi firmati, veramente prodotti da grandi brand, a un prezzo accessibile a tutti. Si tratta del second hand. Scegliere di acquistare presso i mercatini dell’usato consente di godere di tutti i vantaggi che offrirebbe anche la fast fashion, ma senza sobbarcarsi gli aspetti negativi. Quindi, quando la Fashion Week stimola la fantasia, è verso l’usato che ci si dovrebbe rivolgere per concretizzare i propri acquisti.


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Ciò che fino a oggi ha limitato la vendita dell’usato è stato un problema di percezione.
Quando una persona va al ristorante non si pone la questione se il piatto in cui mangia sia stato utilizzato da qualcun altro.
Eppure se lo chiede quando acquista un abito o un mobile di seconda mano.
Ma è palpabile l’evoluzione verso questo nuovo stile di vita.
Alessandro Giuliani
su Il Salvagente


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