Negli ultimi anni, il mondo dei social media è stato dominato dal fenomeno degli influencer.
Queste persone, che hanno anche milioni di follower, sono in grado di influenzare le scelte di acquisto delle persone, promuovendo prodotti e servizi.
Tuttavia, negli ultimi tempi, si è iniziato a parlare di un nuovo fenomeno, quello del de-influencing.
Cos’è il de-influencing?
Il de-influencing è un movimento che vede protagonisti degli influencer che, invece di promuovere prodotti e servizi come di consuetudine negli ultimi anni, invitano i loro follower a non acquistarli. Questo movimento nasce da una serie di motivi, tra cui:
Gli influencer che si dedicano al de-influencing spesso condividono contenuti che invitano i loro follower a riflettere sul proprio stile di vita e sulle proprie scelte di consumo. Inoltre, propongono alternative più sostenibili ed economiche ai prodotti e servizi promossi dagli influencer tradizionali.
L’impatto del de-influencing
Il fenomeno del de-influencing è ancora agli inizi, ma sta già riscuotendo un certo successo, soprattutto tra i giovani della Generazione Z. Questo movimento potrebbe avere un impatto significativo sul mondo del marketing, e potrebbe portare a un cambiamento nel modo in cui le persone interagiscono con i social media e con gli acquisti in generale.
Ecco alcuni esempi di de-influencing:
Il de-influencing è un movimento positivo che può aiutare le persone a vivere uno stile di vita più sostenibile e consapevole. D’altronde, i ragazzi stanno vivendo le conseguenze che una società consumistica ha causato all’ambiente e per questo motivo sono più incentivati a parlare di riciclo e di riuso.
Ti è piaciuta questa pagina? Condividila sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook o premi "+1" per suggerire questo risultato alle tue cerchie di Google+. Diffondere i contenuti che trovi interessanti ci aiuta a crescere. Grazie!
Tweet