I social media sono diventati il principale strumento con cui la popolazione mondiale si informa e questo accade soprattutto tra i giovanissimi.
Su tali piattaforme sono disponibili miliardi di contenuti ed è molto importante saperli scegliere. Ma qui si annidano solo esempi negativi o forse, andando oltre la superficie, è possibile trovare anche degli esempi positivi? È vero che sui social media si trova molta pubblicità di prodotti “usa e getta”, ma si trovano anche tanti esempi di sostenibilità che andrebbero seguiti.
Fast fashion vs sostenibilità
La fast fashion viene raccontata nelle piattaforme digital ai più giovani dai grandi brand internazionali. Emblematici sono i cosiddetti “Haul Video” su Tik Tok dove gli utenti commentano i propri acquisti ai follower. Si è arrivati addirittura a parlare di social commerce, ossia di luoghi in cui è possibile scoprire un prodotto e acquistarlo senza uscire dalla piattaforma. I video vengono visualizzati perlopiù dai giovanissimi e ciò tende a influenzare, purtroppo non in modo così positivo, le loro scelte di acquisto. Ma la situazione è davvero così tragica? Per fortuna no, perché sui social media sono sorti anche tantissimi esempi positivi come quelli delle influencer di moda vintage e second hand. Tra le tante possiamo citare Cristina Coto con il profilo @cotoncri su cui parla di pratiche per rispettare l’ambiente, Camilla Mendini di @carotilla_ che tratta di moda sostenibile o Alice Pomiato di @aliceful che parla di sostenibilità.
I mercatini d’Italia sui social media
La sostenibilità che si respira tra i mercatini dell’usato puoi quindi trovarla anche tra le pagine dei social media. Questo perché anche i negozi second hand hanno un profilo. Solo per citarti qualche esempio, puoi seguire Mercatopoli Piacenza o Mercatopoli Monza oppure seguire i punti vendita per l’infanzia come Baby Bazar Empoli o Baby Bazar Alessandria. Su questi profili puoi tenerti aggiornato sulle novità ma anche ricevere ispirazione quotidiana e sentirti parte di un ecosistema che renda la tua vita un po’ più green.
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