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Vacanze invernali: come rispettare la natura anche a Natale
Mercoledì 14 Novembre 2018
Giulia Giarola

vacanze-natale-ecosostenibiliLe vacanze invernali, in occasione delle feste di Natale, sono un periodo di relax e in cui prendersi qualche giorno di ferie per godere della natura incontaminata dellla montagna, grazie allo sci e alle camminate nella natura. Ma sono anche vacanze ecosostenibili?

Gli impianti sciistici non hanno una buona fama rispetto all’impatto ambientale. I consumi idrici ed elettrici sono sempre stati altissimi, le emissioni di carbonio insostenibili. Alcuni studi hanno calcolato che per ogni ettaro di piste innevate, senza contare il disboscamento, si utilizzano circa 4000 metri cubi di acqua per un consumo di 25.000 kWh. Inoltre la neve artificiale può contenere refrigeranti artificiali che con il disgelo penetrano nel terreno.

Trovare località ecosostenibili per le tue vacanze, non è difficile. Il sito web più conosciuto in questo caso è sicuramente Alpine Pearls il marchio del turismo in mobilità dolce sulle Alpi. “Alpine Pearls è il network di 27 stupende località turistiche che propongono vacanze in montagna ecocompatibili, per godere senza stress la bellezza della natura.”

Quest'inverno scegli una località sostenibile

Merano 2000 e Val d’Ultimo alimentano gli impianti con energia autoprodotta e molte località si sono dotate di pannelli solari o turbine eoliche per diminuire il consumo di energia elettrica acquistata.

merano2000

Plan in val Passiria ha chiuso le strade al traffico per i non residenti né turisti. Gli sciatori possono raggiungere gli impianti con bus navetta o con il trenino. Molti impianti hanno attivato anche eco-skipass che prevedono sconti a chi raggiunge le piste con i mezzi o con il car sharing, con almeno 4 sciatori per veicolo.

Sul Grand Massif, in Alta Savoia, sul Monte Bianco esiste un programma di riforestazione a fine stagione, sia per reintegrare il paesaggio, sia per prevenire l’erosione e mantenere il manto nevoso anche in inverno. Nel 2013 sono stati recuperati 29 ettari di alberi con 1500 tonnellate di compost utilizzato.

Alcune zone hanno guadagnato una certificazione ambientale (uso dell’acqua, rifiuti, trasporto): parco Adamello Brenta, alcuni comuni della Val di Susa e della val d’Aosta, Bardonecchia, Obereggen nelle Dolomiti, le funivie di Pinzolo e del Cermis. Gli sciatori della Rosière e d’Avoriaz ricevono dei sacchetti per i rifiuti biodegradabili e posaceneri da taschino per i fumatori. All’Alpe d’Huez a lato delle piste vengono sparsi semi di fiori di montagna.

Come diventare un eco-turista invernale?

1. Scegli i mezzi pubblici per arrivare alle piste, molte località te lo permettono e offrono addirittura uno sconto sullo skipass.

2. Noleggia l'attrezzatura da sci direttamente sul posto o scegli attrezzatura prodotta con materiali alternativi, naturali ma ugualmente validi.

eco-vacanze-natale

3. Scegli località non innevate artificialmente, ovviamente quando è possibile, e quest’anno è abbastanza difficile finora, la neve articiale richiede una grande perdita di energia e risorse ambientali. Ma puoi fare una scelta sulle destinazioni che abbiano impianti di risalita alimentati in tutto o in parte con energia prodotta in loco e neve artificiale senza refrigeranti artificiali.

4. Pratica lo Slow Ski che ti immerge completamente nella natura, è meno impattante e ti permette di godere di paesaggi incontaminati e delle distese silenziose che solo la montagna in inverno ti sa dare. Ciaspolate, passeggiate e visite a borghi e centri naturalistici sono un modo diverso di vivere una vacanza sulla neve.

5. Scegli di soggiornare in appartamenti, case private, bed & breakfast, che sono anche decisamente più economici, oppure eco-hotel certificati, attenti all'ambiente, che riutilizzano l'acqua piovana, le energie alternative per il riscaldamento, tessuti e arredamenti ecocompatibili.

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Ciò che fino a oggi ha limitato la vendita dell’usato è stato un problema di percezione.
Quando una persona va al ristorante non si pone la questione se il piatto in cui mangia sia stato utilizzato da qualcun altro.
Eppure se lo chiede quando acquista un abito o un mobile di seconda mano.
Ma è palpabile l’evoluzione verso questo nuovo stile di vita.
Alessandro Giuliani
su Il Salvagente


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