Quest'anno il Carnevale inizierà l'8 febbraio con il giovedì grasso, anche se per molte città i festeggiamenti sono iniziati già l’ultima domenica di gennaio. Il tutto culminerà domenica 11 e terminerà il 13 febbraio, martedì grasso.
Ricco di tradizione e di storia, il Carnevale ha origini in festività molto antiche, come per esempio le dionisiache greche (le antesterie) o i saturnali romani, ed oggi assume connotati sempre diversi in ogni paese.
Quali sono le feste di Carnevale più famose d'Italia? Abbiamo fatto un viaggio alla scoperta delle città più belle che ospitano le celebrazioni più spettacolari, nelle quali approfittare per fare qualche giorno di vacanza e magari visitare i mercatini dell’usato presenti nelle vicinanze.
Forse il più conosciuto d'Italia e fra i più amati al mondo, dalle origini antichissime. Venezia dà luogo a cortei in barca tra i romantici canali, maschere che animano Piazza San Marco, musica e concerti in ogni angolo di città, in ogni vicolo, in ogni cuore che popola in quei giorni la città.
Fra i più antichi e spettacolari d'Italia, il Carnevale di Viareggio si caratterizza per enormi carri allegorici e per una scuola di mastri cartapestai composta da oltre 25 ditte e più di 1.000 operai. Più che di carri, si tratta di veri e proprio teatri in cammino.
Carnevale storico in Sicilia, si contraddistingue per una produzione di carri allegorici sorprendente per numero, manifattura e dimensioni. Tra festeggiamenti e sfilate, da sabato a martedì, si inizia il giovedì precedente con la consegna delle chiavi al Re Carnevale. Nel giorno che chiude il Carnevale, la maschera, che sfila per la città distribuendo salsiccia e vino, viene bruciata in piazza.
Siamo in Piemonte, per festeggiare un Carnevale assolutamente originale. Qui infatti viene rievocata la rivolta del popolo contro il tiranno, rivolta combattuta... a suon di arance! La Battaglia delle Arance, infatti, che si svolge nella giornata del martedì grasso, vede gli "aranceri a piedi", che rappresentano il popolo, scacciare i "lottatori" su carri trainati da cavalli che invece rappresentano il tiranno, che nel Medioevo rivendicava lo jus prime noctis sulla figlia di un mugnaio, che si ribellò accendendo la rivolta.
Considerato fra i carnevali più belli del Lazio, quello di Ronciglione è ricco di eventi, sfilate e tradizioni. Si inizia con la Cavalcata degli Ussari, che rievocano la difesa da parte di questi cavalieri dello Stato Pontificio; si prosegue con le "Corse dei Barberi", dette anche "Corse a vuoto" in quanto si tratta di corse di cavalli senza fantini; infine, tra i vari festeggiamenti, spicca la "Pilatata dei Nasi Rossi". I Nasi Rossi sono maschere che rappresentano i devoti a Bacco, dio del vino, figure dissacranti che, nella pilatata, inneggiano canti a favore del vino, della tavola e della vita dissennata.
Gemellato con il Carnevale più bello del Mondo, quello di Rio de Janeiro, è caratterizzato da carri allegorici che si issano oltre i 20 metri di altezza. Ma la vera caratteristica è la tradizione del gettito, che poco o nulla ha a che vedere con quello fiscale, e che invece consiste nel lancio, da parte dei figuranti che stanno sopra i carri in movimento, di oggetti e gadget come palloni, peluche, ecc.
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