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10 cose che devi sapere per vendere al mercatino!
Mercoledì 12 Novembre 2014
Monica Ferraccioli

Vendere l’usato: sicuramente avrai sentito parlare di questa opportunità, ma qualcosa ti frena dall’entrare in quel nuovo negozio che hanno aperto a pochi passi da casa tua.

“Come funzionerà? Quanto riuscirò a ricavare dai miei oggetti? Ma avrò davvero cose vendibili? Come possono dare una valutazione oggettiva ai miei articoli? Avrò la certezza di essere avvisato quando la merce sarà venduta? Ci sarà davvero qualcuno interessato ai miei oggetti? E se provassi a portare quel vecchio frullatore, è rotto ma è impossibile che se ne accorgano…”

Generalmente, queste sono le preoccupazioni principali di chi si reca per la prima volta in un negozio dell’usato. Proviamo a chiarirle, in dieci punti, con l’aiuto del network Mercatopoli:

  1. Prima di portare la tua merce in un negozio dell'usato, verifica che sia pulita, funzionante e in ottime condizioni d’uso. Puoi lasciare in conto vendita fino a 10 articoli.
  2. I titolari del negozio controllano ogni bene singolarmente prima di esporlo: solo se rispettano le caratteristiche indicate viene trattenuto per la vendita.
  3. Chi vende per la prima volta riceve una card, che dovrà registrare accedendo all’area riservata del sito: la tessera permette di comprendere chiaramente il funzionamento del negozio e di controllare in ogni momento lo stato delle vendite e i rimborsi.
  4. L’articolo viene venduto. A questo punto, nell’area online, riceverai un avviso con indicazione del giorno a partire dal quale potrai ritirare il tuo guadagno. Dal perfezionamento della vendita al rimborso trascorrono 15 giorni.
  5. Il rimborso previsto per il cliente venditore a Mercatopoli è del 50% effettivo. Cosa significa? Che posto a 40 euro il prezzo di vendita di un articolo, al precedente proprietario spettano 20 euro. Trattandosi di una somma relativa alla vendita effettuata da parte di un privato, è esente IVA: il documento che viene emesso per il rimborso, ovvero la quietanza rilasciata dal creditore (ricevuta) è soggetta all’applicazione di una marca da bollo di 2,00 euro se l’importo totale del rimborso supera i 77,47 euro. L’IVA del 22% è applicata solo sulla provvigione che si trattiene il negozio, in quanto soggetto fiscale. Pertanto, tu porterai a casa con te il 50% netto del prezzo assegnato a ciascun pezzo che hai portato in vendita, mentre per il punto vendita la provvigione va scorporata dall’IVA e il ricavo sarà rappresentato dal solo imponibile.
  6. Gli articoli esposti vengono tenuti in negozio per un tempo ben preciso: se nei primi 60 giorni non trovano un acquirente vengono ulteriormente scontati per un secondo periodo (a parte calzature, borse e abbigliamento), dopo il quale vengono donati ad associazioni di beneficienza del territorio, regolarmente certificate. 
  7. “E se ci ripenso?” Finché gli oggetti sono in vendita, tu ne rimani l’unico proprietario, quindi puoi decidere di riportarli a casa con te.
  8. Se hai degli articoli di pregio ma non ne conosci il valore, a Mercatopoli ne puoi richiedere una valutazione oggettiva effettuata da professionisti del network.
  9. Ci sono una serie di vantaggi, con network organizzati e che operano da tanti anni nel settore, perchè il sistema è chiaro e ben esplicitato e spiegato. In ogni negozio d'Italia troverai lo stesso sistema, senza sorprese, sentendoti a tuo agio ovunque.
  10. Puoi avvalerti di altri servizi online, come l'ecommerce, o la vetrina, per dare la visibilità più elevata possibile ai tuoi articoli e ottenere una possibilità di vendita anche al di fuori dal negozio, in tutta Italia. Un bel vantaggio no?

Per Mercatopoli, la trasparenza è lo strumento fondamentale per far comprendere le opportunità del riuso. Per saperne di più, vi lasciamo al secondo divertente episodio della sitcom #gentedimercatopoli: #Magicmoment! E' la prima volta in assooluto che un negozio dell'usato si racconta in questo modo e se anche tu ami i mercatini e i negozi dell'usato, puoi raccontarci la tua esperienza!


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Ciò che fino a oggi ha limitato la vendita dell’usato è stato un problema di percezione.
Quando una persona va al ristorante non si pone la questione se il piatto in cui mangia sia stato utilizzato da qualcun altro.
Eppure se lo chiede quando acquista un abito o un mobile di seconda mano.
Ma è palpabile l’evoluzione verso questo nuovo stile di vita.
Alessandro Giuliani
su Il Salvagente


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