Che bella passione la lettura. Ogni libro è un viaggio e, come tale, merita di essere condiviso: ecco come.
Amo leggere. Questo è un dato di fatto. Sfoglio voracemente pagine e pagine, insaziabilmente curiosa di scoprire il seguito, instancabilmente sorpresa dalla profondità di alcuni autori. Chi, come me, nutre questa passione, sa il rischio che corre entrando in una libreria. È una dipendenza, sicuramente sana, ma un po’ costosa e, talvolta, ingombrante. Per anni ho guardato la mia libreria con orgoglio e l’ho protetta con gelosia da mani estranee, da quelle amiche che “mi presti un libro? Te lo restituisco la prossima settimana” e che al contrario ne divengono illegittime proprietarie perdendolo nel marasma della propria confusione mentale. Finché ho capito che questa mia forma di egoismo mi costringeva a rinunciare a qualche nuova uscita o a rimandare la lettura di qualche altro testo.
Libri prestati o libri usati?
La biblioteca? Una soluzione, ma se trovo un testo appagante sono solita leggerlo e rileggerlo più volte, anche a distanza di mesi o di anni, per ricercare qualche passaggio, qualche spunto da non dimenticare.
Se come me fate dei libri dei taccuini, in cui annotare riflessioni e sottolineare pensieri, il mio consiglio sono i libri usati. I negozi dell’usato e i mercatini ne sono pieni! Ci sono un sacco di vantaggi nello scegliere testi di seconda mano:
- Innanzitutto il costo: acquistando un libro usato si risparmia circa il 60-70% rispetto ad uno nuovo.
- Le condizioni: non tutti usano i libri, la maggior parte delle persone li leggono e c’è chi li lascia nella libreria per anni senza sfogliare una pagina. Quindi non meravigliatevi se riuscite a portare a casa a 3 o 4 euro libri nuovi. Ma fate attenzione: hanno bisogno di amore, quello non ha prezzo!
- I titoli: la selezione di testi usati è molto ampia, va dai classici alle saghe e non è raro trovare libri in lingua originale o vecchi intramontabili cult ormai fuori catalogo.
- Non dimenticate il viaggio: aprite un libro usato e assaporatene il profumo delle pagine. Forse sarà quello a raccontarvi la storia più affascinante. A volte tra le pagine si trovano segnalibri o fiori essicati che vi rimandano ai luoghi del precedente proprietario. Chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare dall’immaginazione.
Il riuso come opportunità di risparmio.
Sarò una romanticona, ma è chiaro che oltre ai vantaggi emozionali ci sono prima di tutto concreti vantaggi economici. Addirittura, se il riuso diventa un’abitudine, si può arrivare a leggere pagine e pagine a costo zero, semplicemente scambiando: si portano al negozio dell’usato i propri libri e, nel momento in cui vengono venduti, con il guadagno se ne acquistano altri a prezzi stracciati. In questo modo potremmo avere una libreria sempre aggiornata, praticamente senza spese.
E perché non prendere l’abitudine di regalare qualche libro? Purtroppo è diventata una pratica dimenticata, ma è il momento di ricordare che dovremmo prediligere il valore intrinseco dei doni piuttosto che il loro valore materiale. Un libro usato è un regalo che non richiede una ricorrenza particolare, può essere semplicemente un modo per far capire ad una persona speciale che si pensa a lei. Un titolo, una trama, un ricordo, un autore: ci sono molti elementi in un libro che ci possono rimandare a qualcuno a noi caro e che possono far nascere in noi il desiderio di trasmettergli questo messaggio.
Libri usati sì, libri usati no, il tema genera sicuramente pareri contrastanti. Quel che è certo, tornando alla metafora del viaggio, è che la condivisione arricchisce e valorizza ogni cosa. Quindi, la prossima volta che avrete occasione di entrare in un negozio dell’usato, aprite la vostra valigia e lasciatevi affascinare dal piacere della scoperta.
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