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Il tuo usato? Al mercatino, dove puoi comprare, non sognare!
Mercoledì 05 Febbraio 2014
Monica Ferraccioli

Un marito collezionista, una madre accumulatrice, tre piccole pesti ricolme di giocattoli. Come sopravvivere? Nicola e Serena mi hanno spiegato il segreto della loro splendida, e ordinata, famiglia.

Ci hanno invitato a casa loro, per due ragioni: Serena voleva farmi vedere cosa aveva messo da parte per mia figlia, pacchi di meravigliosi vestitini che alla sua Asia non vanno più bene, mentre Nicola era ansioso di mostrare a mio marito l’ultimo arrivo della sua collezione: la loro grande taverna è una vera e propria macchina del tempo. Arredata con grande gusto estetico, è una vetrina di oggetti antichi originali, tutti risalenti ai primi del Novecento, così bella e armoniosa che diventa impossibile non concedersi un viaggio con la fantasia, riscaldati dal calore del camino.

“Guardate cosa mi sono regalato, l’ho trovato al Negozio dell’Usato”, ci dice lui con gli occhi illuminati di gioia: è un autentico grammofono con corno, non ne avevo mai visto uno così ben tenuto e funzionante. Io e mio marito cerchiamo di capirne di più: “Ma chissà quanto l’avrai pagato, altroché regalo..”, ribadiamo sorridendo. “Zero euro. – risponde – Cercando i capi di Asia per voi, abbiamo liberato il sottoscala anche da tutte le cose dei maschietti, che loro non usano più. Avevamo vestiti, giocattoli, il passeggino, un sacco di cose ancora in ottimo stato. Le abbiamo caricate e portate al mercatino dell’usato dei bambini, Baby Bazar, dove le hanno controllate e, verificate le condizioni, le hanno tenute in conto vendita. In una decina di giorni avevano già venduto tutto”. “Si controlla lo stato delle vendite on line – aggiunge la moglie – sul sito del negozio, è comodo”. E così dopo un paio di settimane hanno potuto ritirare il loro guadagno, con cui si sono potuti permettere nel punto vendita del network Mercatopoli, il grammofono e altre stampe vintage che utilizzeranno per arredare il loro soggiorno.

I bambini, soprattutto nei primi anni, hanno bisogno di tantissime cose. Alcune per necessità, altre perché ci si fa prendere la mano, armadi e cassettiere si riempiono a vista d’occhio, mentre il portafoglio si riempie solo delle lacrime versate al momento della resa dei conti. Per i genitori rimane ben poco da spendere per le loro cose, figuriamoci se rimane qualcosa per il superfluo.

Il mercatino dell’usato diventa quindi un’ottima soluzione per riprendersi un po’ in mano la propria vita e le proprie passioni, pezzetto per pezzetto. Invece di lasciare che i capi e gli oggetti usati dei figli ingialliscano e invecchino pieni di polvere nel sottoscala o in mansarda, quando non servono più meglio trasformarli in denaro contante e concedersi meritatamente i propri desideri: che sia una nuova canna da pesca o un nuovo tacco 12, ciò che conta è, almeno per qualche occasione, non dover guardare al budget e concedersi un piacere, un momento, un sogno. Sensi di colpa? Assolutamente no, i regali non si rifiutano mai! E i nostri occhi brilleranno di gioia, perché a due anni come a quaranta, non bisogna mai scordare l’emozione che si prova lasciandosi sorprendere.


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Ciò che fino a oggi ha limitato la vendita dell’usato è stato un problema di percezione.
Quando una persona va al ristorante non si pone la questione se il piatto in cui mangia sia stato utilizzato da qualcun altro.
Eppure se lo chiede quando acquista un abito o un mobile di seconda mano.
Ma è palpabile l’evoluzione verso questo nuovo stile di vita.
Alessandro Giuliani
su Il Salvagente


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